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Momendol Naprossene Capsule Molli 220mg

SKU Farma39277 Category

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Ogni capsula molle contiene: Principio attivo: Naprossene sodico 220 mg (pari a naprossene 200 mg) Eccipienti con effetti noti: sorbitolo e sodio. Per lโ€™elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

Eccipienti


Contenuto della capsula: Macrogol 600, Acido lattico, Acqua depurata. Rivestimento della capsula: Gelatina, Sorbitolo/ Glicerolo speciale (50:50), Blu Brillante (E133), Lecitina, Trigliceridi a catena media.

Indicazioni Terapeutiche


Trattamento sintomatico di breve durata dei dolori lievi e moderati quali dolore muscolare ed articolare, mal di testa, mal di denti e dolori mestruali. Momendol puรฒ essere utilizzato anche nel trattamento della febbre.

Controindicazioni/Effetti Indesiderati


โ€ข Ipersensibilitร  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, โ€ข pazienti con manifestazioni allergiche, quali asma, orticaria, rinite, polipi nasali, angioedema, e reazioni anafilattiche o anafilattoidi indotte da acido acetilsalicilico, analgesici, antinfiammatori non steroidei (FANS) e/o antireumatici, a causa della possibile sensibilitร  crociata, โ€ข pazienti con emorragia gastrointestinale o di altra natura, ad esempio cerebrovascolare, โ€ข pazienti con sanguinamento gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei, trattamenti in atto con farmaci potenzialmente gastro lesivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piรน episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento), โ€ข ulcera dello stomaco e del duodeno in fase attiva, โ€ข gastropatia congestizia, gastrite atrofica, โ€ข malattie infiammatorie croniche intestinali (coliti ulcerose, morbo di Crohn), โ€ข grave insufficienza epatica, โ€ข grave insufficienza cardiaca, โ€ข grave insufficienza renale (clearance creatininica < 30 ml/min), โ€ข in corso di trattamento a dosaggio pieno con diuretici, โ€ข in soggetti con emorragia in atto e a rischio di emorragia in corso di terapia con anticoagulanti, โ€ข gravidanza e allattamento (Vedere paragrafo 4.6). โ€ข bambini e adolescenti al di sotto dei 16 anni.

Posologia


Posologia Adulti ed adolescenti sopra 16 anni 1 capsula molle ogni 8-12 ore. Se necessario, un migliore effetto puรฒ essere ottenuto iniziando, il primo giorno, con 2 capsule molli seguite da 1 capsula molle dopo 8-12 ore. Non superare le 3 capsule molli nelle 24 ore. Anziani e pazienti con insufficienza renale I pazienti anziani e i pazienti con insufficienza renale lieve o moderata non dovrebbero superare le 2 capsule molli nelle 24 ore. (Vedere paragrafo 4.3, e paragrafo 4.4). Non usare per piรน di 7 giorni per il dolore e per piรน di 3 giorni per la febbre. I pazienti devono essere informati di consultare un medico, qualora il dolore e la febbre persistano o peggiorino. Modo di somministrazione Momendol deve essere assunto con un bicchiere dโ€™acqua preferibilmente dopo un pasto.

Avvertenze


Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piรน breve possibile che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lโ€™uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puรฒ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Sebbene alcuni dati suggeriscono che lโ€™uso di naprossene (1000 mg/die) puรฒ essere associato a un piรน basso rischio, alcuni rischi non possono essere esclusi. Non ci sono dati sufficienti relativamente agli effetti di dosi di naprossene da 220 a 660 mg al giorno per arrivare a precise conclusioni su possibili rischi trombotici. Esiste una stretta correlazione tra dosaggio e comparsa di gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale. Pertanto, dovrebbe essere sempre usato il dosaggio minimo efficace. I pazienti anziani, che generalmente presentano qualche grado di compromissione delle funzioni renali, epatiche e cardiache, sono maggiormente esposti al rischio di insorgenza di effetti indesiderati correlati allโ€™impiego di FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali che possono essere fatali. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piรน bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti. Lโ€™uso prolungato di FANS nellโ€™anziano รจ sconsigliato. Prima di iniziare il trattamento con Momendol Cautela รจ richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca non grave poichรฉ in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Diuresi e funzionalitร  renale dovrebbero essere ben monitorate, in particolare negli anziani, nei pazienti in trattamento con diuretici, o in seguito ad interventi chirurgici maggiori che comportano ipovolemia. Si consiglia particolare cautela nei pazienti con precedenti di malattie gastrointestinali o insufficienza epatica non gravi, soprattutto anziani. Lโ€™uso del medicinale deve essere evitato nei casi di dolore di origine gastrointestinale. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato in pazienti anziani, in pazienti con malattie gastrointestinali non gravi e per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e paragrafo 4.5). Si consiglia cautela nel trattamento nei consumatori abituali di alte dosi di alcool, in quanto a rischio di sanguinamento gastrico. L’uso di Momendol deve essere evitato in concomitanza di FANS inclusi inibitori selettivi della COX-2. Durante il trattamento con Momendol Se insorgono disturbi visivi il trattamento con Momendol deve essere sospeso. Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piรน alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Momendol deve essere interrotto alla prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitร . Il naprossene, come ogni altro FANS, puรฒ mascherare i sintomi di concomitanti malattie infettive. In casi isolati รจ stata segnalata, in connessione temporale con lโ€™uso di FANS, unโ€™esacerbazione di infiammazioni su base infettiva (es. lo sviluppo di fasciti necrotizzanti). Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state segnalate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Pazienti con problemi di tollerabilitร  gastrica, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedi paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Momendol il trattamento deve essere sospeso. Il naprossene inibisce lโ€™aggregazione piastrinica e puรฒ prolungare il tempo di sanguinamento. Pazienti con alterazioni della coagulazione o in terapia con medicinali che interferiscono con lโ€™emostasi devono essere attentamente monitorizzati durante lโ€™assunzione di Momendol.Per quanto riguarda le associazioni con altri farmaci che richiedono cautela, vedere paragrafo 4.5 โ€œInterazione con altri medicinali e altre forme di interazioneโ€. Momendol capsule molli contiene: โ€ข Sorbitolo: il sorbitolo รจ una fonte di fruttosio. Se il medico le ha detto che lei (o il bambino) รจ intollerante ad alcuni zuccheri, o se ha una diagnosi di intolleranza ereditaria al fruttosio, una rara malattia genetica per cui i pazienti non riescono a trasformare il fruttosio, parli con il medico prima che lei (o il bambino) prenda questo medicinale.โ€ข Sodio: Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioรจ รจ essenzialmente โ€œsenza sodioโ€.

Interazioni


Associazioni controindicate Anticoagulanti Il naprossene puรฒ aumentare lโ€™effetto degli anticoagulanti, come gli anticoagulanti di tipo cumarinico (es. warfarin, dicumarolo) perchรฉ prolunga il tempo di protrombina e riduce lโ€™aggregazione piastrinica, aumentando il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Associazioni non consigliate Antinfiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi La somministrazione di naprossene con altri antinfiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi non รจ consigliata in quanto aumenta il rischio di ulcere e sanguinamento gastro-duodenale (vedere paragrafo 4.4). Litio La combinazione tra naprossene e litio dovrebbe essere evitata; quando necessaria, si consiglia uno stretto monitoraggio dei livelli plasmatici di litio ed un aggiustamento del dosaggio. Lโ€™aumento dei livelli di litio puรฒ indurre nausea, polidipsia, poliuria, tremori e confusione. Antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) Lโ€™uso concomitante di antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) aumenta il rischio di emorragia gastrointestinale (vedi paragrafo 4.4). Acido acetilsalicilico I dati di farmacodinamica clinica evidenziano che lโ€™uso concomitante di naprossene per piรน di un giorno consecutivo puรฒ inibire lโ€™effetto dellโ€™acido acetilsalicilico a basse dosi sullโ€™attivitร  piastrinica e questa inibizione puรฒ persistere per alcuni giorni dopo lโ€™interruzione del trattamento con naprossene. La rilevanza clinica di questa interazione non รจ nota. Ciclosporina Gli inibitori della sintesi delle prostaglandine come il naprossene, a causa del loro effetto sulle prostaglandine renali, possono provocare un aumento della nefrotossicitร  della ciclosporina. Tacrolimus La contemporanea assunzione di antiinfiammatori non steroidei e tacrolimus puรฒ determinare insufficienza renale acuta. Metotressato รˆ stato anche osservato un grave aumento della tossicitร  del metotressato in caso di terapia combinata con naprossene. Non รจ chiaro il meccanismo di questa interazione, che puรฒ essere dovuta alla riduzione della clearance renale del metotressato. Associazioni da impiegare con precauzione Derivati idantoinici e sulfamidici A causa dellโ€™elevato legame del naprossene con le proteine plasmatiche si consiglia cautela nel trattamento concomitante con derivati idantoinici o sulfamidici. Sulfaniluree รˆ importante tener conto della possibilitร  di un accentuarsi degli effetti dei legami delle sulfaniluree (antidiabetici orali) dovuto allโ€™inibizione delle proteine plasmatiche. Furosemide e diuretici dโ€™ansa Lโ€™uso in concomitanza con la furosemide puรฒ portare ad una riduzione dellโ€™effetto natriuretico del diuretico.Beta-bloccanti Lโ€™associazione di Momendol con i betabloccanti puรฒ ridurre il loro effetto antipertensivo. Probenecid Lโ€™assunzione concomitante di probenecid aumenta i livelli plasmatici di naprossene e allunga notevolmente lโ€™emivita plasmatica. Diuretici tiazidici, ACE inibitori e Antagonisti dellโ€™angiotensina II I FANS possono ridurre lโ€™effetto dei diuretici tiazidici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dellโ€™angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puรฒ portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo lโ€™inizio della terapia concomitante, specialmente nei pazienti anziani. Digossina Lโ€™assunzione concomitante di Momendol con digossina puรฒ alterare i livelli sierici di questโ€™ultima. Esami di laboratorio Il naprossene puรฒ alterare il tempo di sanguinamento (che puรฒ risultare aumentato fino a 4 giorni dallโ€™interruzione della terapia), la clearance della creatinina (puรฒ diminuire), lโ€™azotemia ed i livelli ematici di creatinina e potassio (possono aumentare), i test della funzionalitร  epatica (si puรฒ osservare aumento delle transaminasi).Il naprossene puรฒ indurre falsi positivi nella determinazione dei valori urinari del 17-chetosteroide e puรฒ interferire con le determinazioni urinarie dellโ€™acido 5-idrossi-indolacetico. La terapia con naprossene dovrebbe essere interrotta almeno 72 ore prima dellโ€™esecuzione dei test di funzionalitร  cortico-surrenalica.

Effetti Indesiderati


Come altri FANS, il naprossene puรฒ indurre i seguenti effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati osservati piรน comunemente sono di natura gastrointestinale. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lโ€™uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puรฒ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di Momendol sono stati segnalati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4). Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto raramente). In associazione al trattamento con i FANS sono stati segnalati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Come per altri FANS, possono verificarsi reazioni allergiche di tipo anafilattico o anafilattoide in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci appartenenti a questa classe. I sintomi caratteristici di una reazione anafilattica sono: ipotensione grave ed improvvisa, accelerazione o rallentamento del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia, agitazione, perdita di conoscenza, difficoltร  della respirazione o della deglutizione, prurito, orticaria con o senza angioedema, arrossamento della cute, nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea. Nella tabella che segue sono elencati gli effetti indesiderati, utilizzando le seguenti scale di valori di frequenza: molto comune (>1/10); comune (>1/100, < 1/10); non comune (> 1/1000, < 1/100); raro (> 1/10.000, < 1/1000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puรฒ essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Categoria di frequenza
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro: anemia aplastica o emolitica, eosinofilia, trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia come agranulocitosi
Disturbi del sistema immunitario Non comune: reazioni allergiche (inclusi edema del viso e angioedema).
Disturbi psichiatrici Non comune: disturbo del sonno, eccitazione
Molto raro: depressione, difficoltร  di concentrazione
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Raro: iperglicemia, ipoglicemia
Patologie del sistema nervoso Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini, stordimento
Non comune: sopore, insonnia
Molto raro: reazione simil-meningite meningite asettica in pazienti con malattie autoimmuni, disordini cognitivi, convulsioni
Patologie dellโ€™occhio Non comune: disturbi della vista
Molto raro: opacitร  corneale, papillite, neurite ottica retrobulbare, papilledema
Patologie dellโ€™orecchio e del labirinto Non comune: tinnito, disturbi dellโ€™udito
Molto raro: calo dellโ€™udito
Patologie cardiache Molto raro: in concomitanza con il trattamento con i FANS sono stati osservati tachicardia, edema, ipertensione e insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Non comune: ecchimosi
Molto raro: vasculite
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto raro: dispnea, asma, polmonite eosinofila, alveoliti
Patologie gastrointestinali Comune: nausea, dispepsia, vomito, pirosi, gastralgia, flatulenza
Non comune: diarrea, costipazione
Raro: ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatale; soprattutto nei soggetti anziani, si puรฒ verificare ematemesi, stomatite ulcerativa, un peggioramento della colite e malattia di Crohn (si veda paragrafo 4.4)
Molto raro: colite, stomatite, pancreatite, ulcere aftose, esofagite. Meno frequentemente รจ stata osservata
Non nota: gastrite
Patologie epatobiliari Molto raro: ittero, epatite (compresi casi fatali), funzionalitร  epatica ridotta
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: eruzione cutanea/prurito
Molto raro: fotosensibilitร  compresa la porfiria cutanea tarda (โ€œpseudoporfiriaโ€) o lโ€™epidermolisi bollosa, alopecia, eczema vescicolare, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme, eritema nodosa, eritema fisso, lichen planus, pustole, lupus eritematoso sistemico, porpora, sudorazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro: mialgia, debolezza muscolare
Patologie renali e urinarie Non comune: funzionalitร  renale ridotta
Raro: glomerulonefrite
Molto raro: nefrite interstiziale, necrosi papillare, sindrome nefrosica, sindrome nefritica, insufficienza renale, nefropatia, ematuria, proteinuria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: brividi, edema (incluso edema periferico)
Raro: piressia
Molto raro: sete, malessere
Esami diagnostici Molto raro: aumento della pressione arteriosa, aumento della creatinina sierica, alterazione dei test di funzionalitร  epatica, iperkaliemia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโ€™autorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allโ€™indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Sovradosaggio


Come segni di sovradosaggio possono verificarsi stato di torpore, bruciori di stomaco, diarrea, nausea, vomito, dolori addominali, vertigini, disorientamento, emorragia gastrica, sonnolenza, aumento dei livelli ematici di sodio, acidosi metabolica, convulsioni, alterazioni della funzionalitร  epatica, ipoprotrombinemia, disfunzione renale, apnea. In caso di ingestione/somministrazione di una forte quantitร  di prodotto, accidentale o volontaria, il medico deve mettere in atto le normali misure richieste in questi casi. Si raccomandano lo svuotamento dello stomaco e le abituali misure di supporto. La pronta somministrazione di unโ€™adeguata quantitร  di carbone attivo puรฒ ridurre lโ€™assorbimento del medicinale.

Gravidanza ed Allattamento


Gravidanza Lโ€™inibizione della sintesi di prostaglandine puรฒ interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo lโ€™uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dellโ€™1%, fino a circa lโ€™1,5%. รˆ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalitร  embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, รจ stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: โ€ข tossicitร  cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); โ€ข disfunzione renale, che puรฒ progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: โ€ข possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puรฒ occorrere anche a dosi molto basse; โ€ข inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio, Conseguentemente, Momendol รจ controindicato durante la gravidanza (vedi paragrafo 4.3). Allattamento Poichรฉ i FANS sono escreti nel latte materno, il medicinale รจ controindicato durante lโ€™allattamento (vedi paragrafo 4.3). Fertilitร  Ci sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbero causare problemi alla fertilitร  femminile attraverso un effetto sullโ€™ovulazione. Questo รจ reversibile se si interrompe il trattamento. Lโ€™uso di Momendol, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi รจ sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di Momendol dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilitร  o che sono sottoposte a indagini sulla fertilitร .