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Composizione qualitativa e quantitativa Ogni bustina contiene: – Paracetamolo 650 mg; – Clorfenamina maleato 4 mg (equivalente a 2,80 mg di clorfenamina); – Destrometorfano bromidrato 20 mg. Eccipiente/i con effetti noti Ogni bustina contiene: 4,4 g di saccarosio, 0,003 mg di giallo arancio S (E-110) e 23,6 mg di socio. Per lโelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Biossido di titanio (E-171), Acido citrico anidro, Sodio saccarinato, Sodio ciclamato, Polisorbato 80, Sodio citrato, Povidone K 30, Aroma di limone, Giallo chinolina (E-104), Giallo arancio S (E-110).
Indicazioni Terapeutiche
Trattamento dei sintomi dellโinfluenza e del raffreddore comune, accompagnati da dolore da lieve a moderato, febbre, tosse secca (tosse irritativa, tosse nervosa) e congestione nasale negli adulti e negli adolescenti a partire dai 14 anni di etร .
Controindicazioni/Effetti Indesiderati
– Ipersensibilitร ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; – Tosse asmatica; – Tosse produttiva; – Insufficienza respiratoria; – Insufficienza renale o epatica grave. – Terapia concomitante o nelle due settimane precedenti, con uno dei seguenti medicinali: โข Antidepressivi inibitori della monoamina ossidasi (IMAO): lโutilizzo concomitante di destrometorfano e IMAO comporta il rischio di sindrome serotonergica. Lโassunzione concomitante di questi medicinali puรฒ causare un aumento della pressione del sangue e crisi ipertensiva (vedere paragrafo 4.5), โข Inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI), โข Bupropione, โข Linezolide, โข Procarbazina, โข Selegilina; – Bambini al di sotto dei 14 anni di etร .
Posologia
Posologia Adulti e adolescenti dai 14 anni: una bustina (contenente 650 mg di paracetamolo) ogni 6 – 8 ore (3 o 4 volte al giorno), a seconda delle necessitร . Si raccomanda di assumere una dose prima di andare a dormire. Non assumere piรน di 4 bustine al giorno (pari a 2,6 g di paracetamolo). (Consultare il paragrafo 4.4). Se il paziente peggiora o i sintomi persistono dopo 5 giorni di trattamento negli adulti o 3 giorni di trattamento negli adolescenti o se la febbre persiste per oltre 3 giorni, valutare la situazione clinica. Popolazione pediatrica: I bambini al di sotto dei 14 anni di etร non possono assumere questo farmaco, in ragione del dosaggio delle sostanze attive contenute. Pazienti con insufficienza epatica: In caso di insufficienza epatica, non assumere piรน di 3 bustine al giorno (2 g di paracetamolo). Lโintervallo minimo tra le dosi deve essere di otto ore. Pazienti con insufficienza renale: In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta, a seconda del livello di filtrazione glomerulare, sulla base della seguente tabella:
Filtrazione glomerulare | Dosaggio |
10-50 ml/min | 500 mg ogni 6 ore |
<10 ml/min | 500 mg ogni 8 ore |
Modo di somministrazione Uso orale. Versare il contenuto di una bustina in un bicchiere e aggiungere mezzo bicchiere dโacqua circa. Mescolare sino a quando i granuli non si saranno disciolti. ร possibile aggiungere zucchero o miele, a seconda delle preferenze. Se il medicinale viene assunto di sera, รจ consigliabile prenderlo prima di andare a dormire.
Avvertenze
Non eccedere la dose giornaliera raccomandata. Relative al paracetamolo Si raccomanda di valutare il quadro clinico: – Nei pazienti con malattia epatica (con o senza insufficienza epatica) o epatite vitale, poichรฉ il rischio di epatotossicitร รจ aumentato (vedere paragrafo 5.2); – Nei pazienti con anemia, cardiopatia o malattie polmonari e disfunzione renale (nellโultimo caso, lโutilizzo occasionale รจ accettabile, ma lโassunzione prolungata di dosi elevate puรฒ aumentare il rischio di eventi avversi a carico dei reni); – Nei pazienti asmatici, sensibili allโacido acetilsalicilico, poichรฉ sono state riportate reazioni broncospastiche con il paracetamolo (reazione incrociata) in questi pazienti, anche se tali effetti si sono verificati solo nel 5% dei pazienti testati. Lโassunzione di farmaci contenenti paracetamolo da parte di pazienti che consumano regolarmente bevande alcoliche (tre o piรน bevande alcoliche, come birra, vino o liquori, al giorno) potrebbe causare danni al fegato. Gli alcolisti cronici devono consultare un medico prima di assumere paracetamolo, altri analgesici o altri antipiretici. Gli alcolisti cronici non devono assumere piรน di 2g/giorno di paracetamolo. Evitare lโassunzione di questo medicinale contemporaneamente ad altri farmaci contenenti paracetamolo. Ove si assumessero altri farmaci contenenti paracetamolo, non si deve eccedere la dose massima di paracetamolo di 3 g al giorno, considerando il contenuto in paracetamolo di tutte le medicine utilizzate. Gli effetti tossici associati al paracetamolo possono manifestarsi a seguito di un singolo sovradosaggio o a seguito di piรน assunzioni di dosi eccessive di paracetamolo. In casi molto rari, sono stati riportati casi di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN) in associazione con lโassunzione di paracetamolo. I pazienti dovrebbero essere messi al corrente dei sintomi di gravi reazioni cutanee ed il trattamento deve essere interrotto al primo segno di eruzione cutanea o ipersensibilitร . Lโassunzione di una dose superiore a quella raccomandata (sovradosaggio) puรฒ causare danni al fegato. Un consulto medico immediato รจ fondamentale sia negli adulti che nei bambini, anche se non si nota alcun segno o sintomo. Relative a clorfenamina maleato Occorre usare cautela nei pazienti affetti da ipertensione, glaucoma, ostruzione del collo vescicale, ipertiroidismo e iperplasia prostatica con formazione di urina residua. Si raccomanda di valutare la situazione clinica prima di somministrare questo medicinale ai pazienti affetti da malattie respiratorie croniche come enfisema, bronchite cronica, asma bronchiale o tosse accompagnata da secrezioni eccessive. Si raccomanda di valutare il quadro clinico prima di somministrare questo medicinale ai pazienti allergici ad altri antistaminici, poichรฉ potrebbe verificarsi sensibilitร incrociata. Questo medicinale puรฒ causare sonnolenza. Nei bambini e negli anziani trattati con antistaminici puรฒ verificarsi una reazione paradossa caratterizzata da ipereccitabilitร . I pazienti anziani possono essere piรน sensibili agli effetti anticolinergici degli antistaminici, come vertigini, sedazione, confusione, ipotensione, bocca secca. I pazienti che assumono questo medicinale dovrebbero evitare il consumo concomitante di bevande alcoliche. Consulti un medico o un farmacista prima di assumere sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.5). La clorfenamina puรฒ esacerbare gli effetti sedativi delle sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale, come alcol, sedativi e tranquillanti. Relative al destrometorfano Nei pazienti con malattia epatica, il metabolismo del destrometorfano potrebbe essere alterato e ciรฒ deve essere preso in considerazione quando si stabilisce il dosaggio per questi pazienti. Il destrometorfano รจ metabolizzato dal citocromo epatico P450 2D6. Lโattivitร di questo enzima รจ geneticamente determinata. Circa il 10% della popolazione generale metabolizza lentamente CYP2D6. I metabolizzatori lenti e i pazienti che assumono inibitori di CYP2D6 allo stesso tempo possono manifestare effetti aumentati o prolungati del destrometorfano. Di conseguenza, deve essere usata cautela nei pazienti con metabolismo lento di CYP2D6 o che assumono inibitori di CYP2D6 (vedere anche il paragrafo 4.5). Non somministrare a pazienti sedati, debilitati o allettati. Si raccomanda ai pazienti con problemi respiratori cronici, come enfisema, bronchite cronica, asma bronchiale o una condizione che causa tosse accompagnata da secrezioni eccessive, glaucoma o difficoltร urinarie causate da iperplasia prostatica, di consultare un medico prima di assumere questo prodotto. Lโassunzione di destrometorfano puรฒ essere associata al rilascio di istamine e, di conseguenza, deve essere evitata nei pazienti affetti da dermatite atopica. Sono stati riportati casi di abuso di destrometorfano. Usare cautela soprattutto negli adolescenti e nei giovani, come anche nei pazienti con precedenti di abuso di droghe o sostanze psicoattive. Sindrome serotonergica Sono stati riportati effetti serotonergici, tra cui lo sviluppo di una sindrome da serotonina potenzialmente letale, a fronte dellโassunzione concomitante di destrometorfano e agenti serotonergici, come gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI), farmaci che pregiudicano il metabolismo della serotonina (inclusi gli inibitori delle monoamine ossidasi (IMAO)) e gli inibitori di CYP2D6. La sindrome da serotonina puรฒ causare alterazioni dello stato mentale, instabilitร autonomica, anomalie neuromuscolari e/o sintomi gastrointestinali. Se si sospetta la presenza di sindrome da serotonina, interrompere lโassunzione di SOBREPIN TOSSE INFLUENZA RAFFREDDORE.Avvertenze sugli eccipienti I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene 4,4 g di saccarosio per dose; questo aspetto deve essere preso in considerazione nei pazienti affetti da diabete mellito. Questo medicinale puรฒ causare reazioni allergiche poichรฉ contiene giallo arancio S (E110). Questo medicinale contiene 26,3 mg di sodio equivalente allโ1,18% dellโassunzione massima giornaliera raccomandata dallโOMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Interazioni
Interazioni dovute al paracetamolo Il paracetamolo viene metabolizzato in larga parte nel fegato e quindi puรฒ interagire con altri farmaci che usano le stesse vie metaboliche o che agiscono inibendo o inducendo tali vie. Alcuni dei suoi metaboliti sono epatotossici e, di conseguenza, la somministrazione concomitante di potenti induttori enzimatici (rifampicina, alcuni anticonvulsivi, ecc.) puรฒ causare reazioni di epatotossicitร , soprattutto a fronte dellโassunzione di elevate dosi di paracetamolo. Interazioni potenzialmente rischiose includono: – Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): possibile potenziamento dellโeffetto anticoagulante dovuto allโinibizione della sintesi epatica dei fattori di coagulazione. Tuttavia, alla luce dellโapparentemente bassa rilevanza clinica di questa interazione nella maggior parte dei pazienti, si considerano terapie analgesiche alternative a base di salicilati ove sia disponibile una terapia anticoagulante, In ogni caso, la dose e la durata del trattamento devono essere quanto piรน basse possibili e accompagnate da regolare monitoraggio INR. Ai pazienti deve essere spiegato di consultare un medico o un farmacista prima dellโuso, se assumono un anticoagulante come warfarin o altro derivato della cumarina. – Alcol etilico: potenziamento della tossicitร del paracetamolo, tramite possibile induzione della produzione epatica di sottoprodotti epatotossici del paracetamolo. – Anticonvulsivi (fenitoina, fenobarbitale, metilfenobarbitale, primidone): diminuita biodisponibilitร di paracetamolo e esacerbazione dellโepatotossicitร a fronte di sovradosaggio, causata dallโinduzione del metabolismo epatico. – Diuretici dellโansa: possibile riduzione degli effetti dei diuretici, poichรฉ il paracetamolo potrebbe ridurre lโescrezione renale delle prostaglandine e lโattivitร reninica plasmatica. – Isoniazide: ridotta clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicitร , a causa dellโinibizione del suo metabolismo epatico. – Lamotrigina: ridotta biodisponibilitร di lamotrigina, con possibile riduzione del suo effetto, a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. – Metoclopramide e domperidone: aumento dellโassorbimento di paracetamolo nellโintestino tenue, a causa dellโeffetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico. – Probenecid: Aumento dellโemivita plasmatica del paracetamolo tramite la riduzione della degradazione e dellโescrezione urinaria dei suoi metaboliti. – Propranololo: aumento dei livelli plasmatici di paracetamolo, a causa della possibile inibizione del suo metabolismo epatico. – Resine scambiatrici di ioni (colestiramina): ridotto assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione dei suoi effetti, a causa della fissazione del paracetamolo nellโintestino.Interazioni dovute alla clorfenamina maleato – Alcolici o droghe che deprimono il sistema nervoso centrale: lโeffetto depressivo di tali sostanze o gli effetti antistaminici della clorfenamina potrebbero essere potenziati e causare sintomi di sovradosaggio. – Inibitori delle monoamine ossidasi (IMAO), incluso furazolidone (antibatterico) e procarbazina (anticancro): si sconsiglia lโassunzione concomitante poichรฉ potrebbero prolungare e intensificare gli effetti anticolinergici e depressivi del sistema nervoso centrale degli antistaminici. – Antidepressivi triciclici o maprotiline (antidepressivi tetraciclici) o altri medicinali ad azione anticolinergica: gli effetti anticolinergici di questi medicinali o antistaminici come la clorfenamina potrebbero essere potenziati. In caso di problemi gastrointestinali, ai pazienti deve essere raccomandato di consultare in medico il prima possibile, poichรฉ potrebbe verificarsi ileo paralitico (vedere paragrafo 4.4). – Farmaci ototossici: Sintomi di ototossicitร come tinnito, giramenti di testa e vertigini potrebbero essere mascherati. – Medicinali fotosensibilizzanti: possono verificarsi effetti fotosensibilizzanti aggiuntivi. Interazioni dovute al destrometorfano: – NSAID inibitori di COX-2 (Coxib). Gli studi farmacocinetici hanno mostrato che le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano possono aumentare se il farmaco viene somministrato in concomitanza con celecoxib, parecoxib o valdecoxib, a causa dellโinibizione del metabolismo epatico del destrometorfano. – Antiaritmici (amiodarone o chinidina). Si puรฒ verificare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di destrometorfano e si potrebbero raggiungere livelli tossici. Potrebbe essere necessario adeguare il dosaggio. – Inibitori di CYP2D6: Il destrometorfano รจ metabolizzato da CYP2D6 ed ha un elevato metabolismo di primo passaggio. Lโutilizzo concomitante di potenti inibitori dellโenzima CYP2D6 puรฒ aumentare le concentrazioni di destrometorfano nel corpo, fino a livelli molte volte superiori al normale. Questo aumenta i rischi che il paziente manifesti gli effetti tossici del destrometorfano (agitazione, confusione, tremore, insonnia, diarrea e depressione respiratoria), come anche sindrome serotonergica. Fluoxetina, paroxetina, chinidina e terbinafina sono potenti inibitori dellโenzima CYP2D6. Le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano aumentano fino a 20 volte con lโassunzione concomitante di chinidina, il che esacerba gli effetti avversi del farmaco sul sistema nervoso centrale. Anche amiodarone, flecainide, propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cinacalcet, aloperidolo, perfenazina e tioridazina producono effetti simili sul metabolismo del destrometorfano. Ove sia necessario lโuso concomitante di inibitori di CYP2D6 e destrometorfano, il paziente deve essere monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrometorfano. – Antidepressivi inibitori della monoamina ossidasi (IMAO), come moclobemide e tranilcipromina; inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI), come fluoxetina e paroxetina; serotonergici come bupropione e altri inibitori della monoamina ossidasi (IMAO), come procarbazina, selegilina e il linezolide antimicotico e antibatterico: si sono verificate reazioni avverse gravi, caratterizzate da sindrome serotonergica con eccitazione, sudore, rigiditร e ipertensione. Ciรฒ potrebbe essere causato dallโinibizione del metabolismo epatico del destrometorfano. Di conseguenza, si raccomanda di evitare lโassociazione con tali farmaci e di non somministrare il destrometorfano fino a quando non sono trascorsi almeno 14 dosi dal trattamento con i medicinali sopra descritti. – Farmaci depressivi del sistema nervoso centrale, inclusi psicotropici, antistaminici o medicinali per il Morbo di Parkinson: possibile potenziamento degli effetti di depressione del sistema nervoso centrale. – Espettoranti e mucolitici. Lโinibizione del riflesso della tosse potrebbe causare ostruzione polmonare in caso di aumento del volume o della fluiditร delle secrezioni bronchiali. – Aloperidolo: dal momento che inibisce lโisoenzima CYP2D6, puรฒ aumentare i livelli plasmatici di destrometorfano, causando una possibile esacerbazione dei suoi effetti avversi. – Il consumo di alcol durante il trattamento con destrometorfano puรฒ aumentare lโincidenza di eventi avversi; di conseguenza, si raccomanda di non consumare bevande alcoliche durante il trattamento. – Non somministrare insieme a succo di pompelmo o arancia amara, poichรฉ queste bevande potrebbero determinare un aumento dei livelli plasmatici di destrometorfano inibendo il citocromo P-450 (CYP2D6 e CYP3 A4). Interazioni con analisi cliniche – Il paracetamolo puรฒ alterare i risultati delle seguenti analisi cliniche: โข Sangue: aumento (biologico) di transaminasi (ALT e AST), fosfatasi alcalina, ammoniaca, bilirubina, creatinina, lattica deidrogenasi (LDH) e urea; aumento (interferenza analitica) di glucosio, teofillina e acido urico. Aumento del tempo di protrombina (nei pazienti che assumono una dose di mantenimento di warfarin, ma non clinicamente significativo). Riduzione (interferenza analitica) del glucosio quando si usa il metodo dellโossidasi-perossidasi. โข Urine: possono risultare valori falsamente aumentati di metadrenalina e acido urico. โข Test della funzione pancreatica con bentiromide: il paracetamolo, come la bentiromide, il paracetamolo, come la bentiromide, รจ metabolizzato in unโarilammina, e quindi la quantitร apparente di acido paraaminobenzoico (PABA) recuperato รจ aumentata; si raccomanda di sospendere lโassunzione di paracetamolo almeno tre giorni prima della somministrazione della bentiromide. โข Determinazioni urinarie dellโacido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA): il paracetamolo puรฒ causare risultati falsi positivi nei test di screening qualitativo che usano come reagente il nitroso naftolo. Il test quantitativo rimane inalterato. โข La clorfenamina puรฒ interferire con i test cutanei eseguiti con estratti allergenici, di conseguenza si raccomanda di sospendere lโassunzione del medicinale almeno tre giorni prima del test.
Effetti Indesiderati
Sicurezza sulla base dei dati delle sperimentazioni cliniche Clorfenamina La sicurezza della clorfenamina, come risulta dalle sperimentazioni cliniche, si basa sui dati di sei sperimentazioni cliniche randomizzate, con controllo placebo, condotte per il trattamento della rinite allergica stagionale o non stagionale. La Tabella I elenca le reazioni avverse verificatesi, ove รจ stato riportato piรน di un caso, lโincidenza era superiore a quella riscontrata con il placebo e la reazione avversa si รจ manifestata in almeno lโ1% dei pazienti. Tabella 1 Reazioni avverse riportate in โฅ 1% dei soggetti trattati con clorfenamina in sei sperimentazioni cliniche randomizzate con controllo placebo.
Classificazione degli organi | Clorfenamina 12-24 mg / giorno (N=401) % (frequenza) | Placebo (n=387) |
Disturbi del sistema nervoso | ||
Capogiri, sonnolenza | 4,5 (frequente) | 3,1 |
28,9 (molto frequente) | 11,9 | |
Disturbi gastrointestinali | ||
Bocca secca, dispepsia, faringite | 5,5 (frequente) | 1,8 |
1,0 (frequente) 2,5 | 0,3 | |
(frequente) | 1,0 | |
Disturbi generali e disturbi presso il sito di somministrazione | ||
Irrequietezza | 3,2 (frequente) | 2,1 |
Dati post-commercializzazione Le seguenti tabelle elencano le reazioni avverse riscontrate nel periodo successivo alla commercializzazione per il destrometorfano (tabelle 2 e 3) e il paracetamolo (tabelle 4 e 5). La frequenza รจ riportata sulla base della seguente convenzione: – Molto comune (โฅ1/10); – Comune (โฅ1/100 e <1/10); – Non comune (โฅ1/1000 e <1/100); – Raro (โฅ1/10000 e <1/1000); – Molto raro (<1/10000); – Non nota (Non puรฒ essere calcolata sulla base dei dati disponibili). Destrometorfano Nella tabella 2, le reazioni avverse al destrometorfano sono presentate per categoria di frequenza, sulla base dellโincidenza riscontrata nelle sperimentazioni cliniche o negli eventuali studi epidemiologici, oppure, ove lโincidenza non sia disponibile, la categoria della frequenza รจ indicata come non nota. Nella tabella 3, le stesse reazioni avverse sono presentate per categoria di frequenza, sulla base delle segnalazioni spontanee. Tabella 2 Reazioni avverse al destrometorfano riscontrate nel periodo post-commercializzazione per categoria di frequenza, calcolate sulla base delle sperimentazioni cliniche o degli studi epidemiologici
Disturbi gastrointestinali | |
Non nota | Dolore addominale |
Non nota | Diarrea |
Non nota | Nausea |
Non nota | Vomito |
Disturbi immunitari | |
Non nota | Angioedema |
Non nota | Prurito |
Non nota | Rash |
Non nota | Orticaria |
Disturbi del sistema nervoso | |
Non nota | Capogiri |
Non nota | Iperattivitร psicomotoria |
Non nota | Sonnolenza |
Disturbi psichiatrici | |
Non nota | Insonnia |
Tabella 3 Reazioni avverse al destrometorfano riscontrate nel periodo post-commercializzazione per categoria di frequenza, calcolate sulla base delle segnalazioni spontanee
Disturbi gastrointestinali | |
Molto rara | Dolore addominale |
Molto rara | Diarrea |
Molto rara | Nausea |
Molto rara | Vomito |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto rara | Angioedema |
Molto rara | Prurito |
Molto rara | Rash |
Molto rara | Orticaria |
Disturbi del sistema nervoso | |
Molto rara | Capogiri |
Molto rara | Iperattivitร psicomotoria |
Molto rara | Sonnolenza |
Disturbi psichiatrici | |
Molto rara | Insonnia |
Paracetamolo Nella tabella 4, le reazioni avverse al paracetamolo sono presentate per categoria di frequenza, sulla base dellโincidenza riscontrata nelle sperimentazioni cliniche o negli eventuali studi epidemiologici, oppure, ove lโincidenza non sia disponibile, la categoria della frequenza รจ indicata come non nota. Tabella 4: Reazioni avverse al paracetamolo riscontrate nel periodo post-commercializzazione per categoria di frequenza, calcolate sulla base delle sperimentazioni cliniche o degli studi epidemiologici
Analisi complementari | |
Non nota | Aumento della transaminasiยน |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non nota | Reazione anafilattica |
Non nota | Ipersensibilitร |
Disturbi della cute e dei tessuti sottocutanei | |
Non nota | Orticaria |
Non nota | Rash con prurito |
Non nota | Rash |
ยน Livelli aumentati di transaminasi possono presentarsi in alcuni pazienti che assumono dosi terapeutiche di paracetamolo; ciรฒ non รจ accompagnato da danno epatico e di norma torna alla normalitร con il proseguimento o lโinterruzione del trattamento a base di paracetamolo. Nella tabella 5, le stesse reazioni avverse sono presentate per categoria di frequenza sulla base delle segnalazioni spontanee. Table 5: Reazioni avverse al paracetamolo riscontrate nel periodo post-commercializzazione per categoria di frequenza, calcolate sulla base delle segnalazioni spontanee ยน
Analisi complementari | |
Molto rara | Aumento della transaminasi |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto rara | Reazione anafilattica |
Molto rara | Ipersensibilitร |
Disturbi della pelle e dei tessuti sottocutanei | |
Molto rara | Orticaria |
Molto rara | Rash con prurito |
Molto rara | Rash, Sono state segnalate reazioni cutanee gravi |
ยน La stima dei pazienti esposti รจ stata calcolata sulla base dei dati ottenuti da IMS MIDAS. ยฒ Livelli aumentati di transaminasi possono presentarsi in alcuni pazienti che assumono dosi terapeutiche di paracetamolo; ciรฒ non รจ accompagnato da danno epatico e di norma torna alla normalitร con il proseguimento o lโinterruzione del trattamento a base di paracetamolo. Il consumo simultaneo di alcol durante il trattamento puรฒ aumentare lโincidenza degli effetti collaterali. Si raccomanda di non consumare bevande alcoliche durante il trattamento. Ove si notassero reazioni avverse, sospendere il trattamento e segnalare lโevento allโorganismo di farmacovigilanza. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโautorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.
Sovradosaggio
Non sono state osservate reazioni avverse associate al sovradosaggio della combinazione di clorfenamina, destrometorfano e paracetamolo nella revisione dei dati di sicurezza postcommercializzazione o nella letteratura. Le informazioni di seguito riportate descrivono gli effetti del sovradosaggio per ognuno degli ingredienti attivi. Clorfenamina I sintomi del sovraddosaggio di clorfenamina possono includere: depressione del sistema nervoso centrale, ipertermia, sindrome anticolinergica (midriasi, vampate, febbre, bocca secca, ritenzione dellโurina, riduzione dei rumori intestinali), tachicardia, ipotensione, ipertensione, nausea, vomito, agitazione, confusione, allucinazioni, psicosi, convulsioni o aritmie. In casi rari, i pazienti con agitazione, coma o convulsioni prolungate possono sviluppare rabdomiolisi e insufficienza renale. Destrometorfano La Tabella 6 illustra i sintomi del sovradosaggio di destrometorfano riportati in letteratura. Tabella 6 Sintomi del sovradosaggio di destrometorfano riportati in letteratura
Sistema di classificazione degli organi | Reazione avversa |
Disturbi psichiatrici | Agitazione, Stato confusionale, Disturbi di conversione, Allucinazioni |
Disturbi del sistema nervoso | Atassia, Goffaggine, Coma, Disartria, Letargia, Nistagmo, Convulsioni, Sindrome serotonergica, Tremore |
Disturbi oculari | Miosi, Midriasi |
Disturbi respiratori, toracici e mediastinali | Depressione respiratoria |
Disturbi renali e urologici | Ritenzione di urina |
Disturbi epatobiliari | ย |
Paracetamolo Nel caso di prodotti di paracetamolo a rilascio prolungato o laddove la formulazione esatta non sia nota, si raccomanda di rimisurare i livelli plasmatici di paracetamolo 4-6 ore dopo la prima misurazione, poichรฉ tali livelli continuano ad aumentare con i prodotti a rilascio prolungato e possono incidere sulle decisioni terapeutiche. Negli adulti e negli adolescenti (โฅ12 anni di etร ), puรฒ verificarsi epatotossicitร dopo lโingestione di una dose superiore a 7,5-10 g in un periodo di 8 ore o meno. La morte รจ un evento raro (meno del 3-4% dei casi non trattati) ed รจ stata raramente riportata con sovradosaggi inferiori a 15 grammi. Nei bambini (<12 anni di etร ), il sovradosaggio acuto, inferiore a 150 mg/kg, non รจ stato associato ad epatotossicitร . I sintomi iniziali di un dosaggio potenzialmente epatotossico possono includere: anoressia, nausea, vomito, diaforesi, pallore e malessere. Le prove cliniche e di laboratorio di epatotossicitร possono non essere evidenti sino a quando non sono trascorse 48-72 ore dallโingestione. Casi di tossicitร grave o morte a seguito di dosaggio acuto di paracetamolo sono si sono riscontrati molto raramente nei bambini piccoli, probabilmente per il modo diverso in cui il paracetamolo viene metabolizzato. La seguente tabella elenca le reazioni cliniche associate al sovradosaggio di paracetamolo, previste a fronte di un sovradosaggio, inclusa morte causata da insufficienza epatica fulminante o le sue sequele. Tabella 7: Reazioni avverse riscontrate a seguito del sovradosaggio di paracetamolo
Disturbi metabolici e dellโalimentazione |
Mancanza di appetito |
Disturbi gastrointestinali |
Vomito, nausea, dolore addominale |
Disturbi epatobiliari |
Necrosi epatica, insufficienza epatica acuta, itterizia, epatomegalia, dolorabilitร epatica |
Disturbi generali e alterazioni presso il sito di somministrazione |
Pallore, iperidrosi, malessere |
Analisi complementari |
Aumento della bilirubina, aumento degli enzimi epatici, aumento di INR, prolungamento del tempo di protrombina, aumento dei livelli di fosfato e lattato nel sangue. |
Valutazione del sovradosaggio di paracetamolo Il sovradosaggio di paracetamolo รจ valutato in quattro fasi, a partire dal momento dellโingestione del sovradosaggio: – Fase I (12-24 ore): nausea, vomito, diaforesi e anoressia; – Fase II (24-48 ore): miglioramento clinico; i livelli di AST e ALT iniziano a salire, bilirubina e protrombina; – Fase III (72-96 ore): picco dellโepatotossicitร ; possono riscontrarsi valori di AST pari a 20.000; – Fase IV (7-8 giorni): recupero. In caso di ingestione di un sovradosaggio, il paziente deve essere tempestivamente trattato presso una struttura sanitaria, anche se non presenta segni o sintomi significativi, dal momento che, seppur letali, spesso non appaiono subito dopo lโingestione, ma solo dopo il terzo giorno. La necrosi epatica puรฒ essere causa di morte. Puรฒ verificarsi anche insufficienza renale acuta. Negli adulti e negli adolescenti (a partire dai 12 anni di etร ), puรฒ verificarsi epatotossicitร dopo lโingestione di una dose di 7,5-10 g in un